Ricerca e Progetti
QUESTA PAGINA E' DEDICATA AI PROGETTI DI RICERCA PER RENDERE LA LESIONE CRONICA DEL MIDOLLO spinale una patologia CURABILE.
AD OGGI tra LE LINEE DI RICERCA MAGGIORMENTE INTERESSANTI E CON POSSIBILITA' DI SUCCESSO IN CIRCA 30 MESI, vi sono:
1) L'utilizzo di nanostrutture riassorbibili (scaffolds) da introdurre chirurgicamente nel sito della lesione con lo scopo di stimolare e guidare la crescita delle cellule nervose
2) L'iniezione di cellule staminali nella zona della lesione
3) La combinazione dei due approcci con anche l'aggiunta di fattori di crescita e farmaci che disgreghino il tessuto cicatriziale.
L'obiettivo di RIIM ONLUS E' VALUTARE E SOSTENERE PROGETTI DI RICERA PER LA CURA DELLE LESIONI spinali croniche, a tal fine, chiunque voglia proporci idee finalizzate alla cura definitiva della mielolesione può contattarci via mail a danielecastellaneta@virgilio.it o al numero 3926869909
AD OGGI tra LE LINEE DI RICERCA MAGGIORMENTE INTERESSANTI E CON POSSIBILITA' DI SUCCESSO IN CIRCA 30 MESI, vi sono:
1) L'utilizzo di nanostrutture riassorbibili (scaffolds) da introdurre chirurgicamente nel sito della lesione con lo scopo di stimolare e guidare la crescita delle cellule nervose
2) L'iniezione di cellule staminali nella zona della lesione
3) La combinazione dei due approcci con anche l'aggiunta di fattori di crescita e farmaci che disgreghino il tessuto cicatriziale.
L'obiettivo di RIIM ONLUS E' VALUTARE E SOSTENERE PROGETTI DI RICERA PER LA CURA DELLE LESIONI spinali croniche, a tal fine, chiunque voglia proporci idee finalizzate alla cura definitiva della mielolesione può contattarci via mail a danielecastellaneta@virgilio.it o al numero 3926869909
07/01/2025
Anche nel 2025 come nel 24 continuerà la collaborazione con la Prof.ssa Vittoria Raffa del dipartimento di biologia molecolare di UNIPI, PISA, Ph.D. in Nanotechnology, M.Sc. in Chemical Engineering ed il suo team, esperto nell’analisi strutturale e funzionale di sistemi di modello per valutare il recupero funzionale.
“La rigenerazione neurale nelle lesioni è una sfida importante per cercare di dare risposte ai pazienti. La strategia proposta potrebbe offrire un ulteriore strumento – afferma il team di ricerca – per indirizzare la ricerca nel campo”.
''Il gruppo di ricerca ha dimostrato che l’applicazione di forze meccaniche stimola la crescita assonale e la maturazione sia di neuroni che di precursori neuronali” spiega la Prof.ssa Raffa, il cui team ha sviluppato un metodo basato su nanoparticelle soggette a forze magnetiche per generare in vivo tali stimoli meccanici in maniera non invasiva. “La sfida del presente progetto è utilizzare questa nuova tecnologia per promuovere la rigenerazione di neuroni residenti lesionati e stimolare la maturazione e la differenziazione di precursori neuronali trapiantati nel sito della lesione in sistemi modello cronici di SCI (spinal cord injury). Sempre sotto la supervisione della Prof.ssa Raffa sfruttando la tecnica di editing genetico CRISPERCAS 9 si cercherà di promuovere la crescita assonale in punti target individuati nella lesione spinale.
“La rigenerazione neurale nelle lesioni è una sfida importante per cercare di dare risposte ai pazienti. La strategia proposta potrebbe offrire un ulteriore strumento – afferma il team di ricerca – per indirizzare la ricerca nel campo”.
''Il gruppo di ricerca ha dimostrato che l’applicazione di forze meccaniche stimola la crescita assonale e la maturazione sia di neuroni che di precursori neuronali” spiega la Prof.ssa Raffa, il cui team ha sviluppato un metodo basato su nanoparticelle soggette a forze magnetiche per generare in vivo tali stimoli meccanici in maniera non invasiva. “La sfida del presente progetto è utilizzare questa nuova tecnologia per promuovere la rigenerazione di neuroni residenti lesionati e stimolare la maturazione e la differenziazione di precursori neuronali trapiantati nel sito della lesione in sistemi modello cronici di SCI (spinal cord injury). Sempre sotto la supervisione della Prof.ssa Raffa sfruttando la tecnica di editing genetico CRISPERCAS 9 si cercherà di promuovere la crescita assonale in punti target individuati nella lesione spinale.
08/06/2020
RESOCONTO RICERCA SULLE LESIONI SPINALI 2020
L’ associazione RIIM onlus è stata creata nel 2011 per finanziare la ricerca sulle lesioni spinali, utilizzando come fonte di sostentamento i soldi del 5x1000 che sono sempre stati devoluti per la ricerca.
L’associazione RIIM onlus sin dai primordi della sua costituzione si è legata ad altre associazioni focalizzate sulle problematiche delle lesioni spinali, conscia del fatto che solo con l’unione di più realtà si sarebbe potuto perseguire uno scopo comune.
Fatte queste brevi premesse devolvemmo i primi soldi, euro 35.103,00 derivanti dal 5x1000 del 2011 e 2012 alla MRO onlus per una cura sulle lesioni spinali inerente uno studio trentennale del dott. Geoffrei Raisman il trial convolse come paziente un uomo di 38 anni con lesione traumatica del midollo spinale a livello vertebrale T9, 21 mesi dopo la lesione che presentava sintomi di una lesione completa del midollo spinale (ASIA A). Uno dei bulbi olfattivi del paziente fu rimosso e utilizzato per ricavare una coltura contenente cellule olfattive e fibroblasti del nervo olfattivo. Dopo la resezione della cicatrice gliale, le cellule in coltura vennero trapiantate nel midollo spinale sopra e sotto la lesione.
Nella lesione, vennero innestate 4 strisce di nervo periferico (surale) autologo . Il paziente poi fu sottoposto ad un intenso programma di neuroriabilitazione pre- e post-operatoria. 19 mesi dopo l’intervento, non fu osservato alcun effetto avverso e, inaspettatamente, la rimozione del bulbo olfattivo non determinò persistente anosmia unilaterale (perdita dell’olfatto da un lato del naso). Il paziente migliorò da ASIA A ad ASIA C (cioè ha recuperato parte della sensibilità e alcuni movimenti nella parte paralizzata del suo corpo). In particolare migliorò la stabilità del tronco, e vi fu un parziale recupero dei movimenti volontari degli arti inferiori, un aumento della massa muscolare nella coscia sinistra ed un recupero parziale della sensazione superficiale e profonda. Si osservò una migliore sensazione viscerale e una migliore autoregolazione vascolare dell’arto inferiore sinistro. Le tecniche di immagine confermarono che gli innesti avevano colmato il vuoto del lato sinistro del midollo spinale, dove la maggior parte degli innesti nervosi furono impiantati, Inoltre esami neurofisiologici confermarono la restituzione parziale dell’integrità dei tratti corticospinali e il carattere volontario di contrazioni muscolari registrate. Queste sono state le prime indicazioni cliniche di effetti benefici delle cellule bulbari autologhe trapiantate di cui siamo a conoscenza.
Dopo la morte del dott. Raisman il 27-1-2017, siamo rimasti in contatto con l’ associazione NSIF di cui Raisman era il referente per eventuali collaborazioni, così il 5x1000 relativo agli anni seguenti 2013 2016 sempre devoluto alla MRO onlus è stato utilizzato per sostenere il progetto congiunto di ricerca del dott. Tedeschi presso l’università Ohio state university e del dott. Gerry Silver dell’ università case western reserve university sempre nell’Ohio per promuovere la riorganizzazione funzionale nel midollo spinale lesionato utilizzando una strategia combinata per massimizzare il recupero e valutare l’efficacia terapeutica della combinazione di Intracellular Sigma Peptide (ISP) con Pregabalin.
Le lesioni del sistema nervoso centrale (SNC) causano permanenti deficit motori, sensoriali e cognitivi a causa della limitata capacità di riparazione del SNC, al momento non esistono ancora terapie efficaci per ottenere un recupero funzionale negli individui che hanno avuto un danno al midollo spinale, tuttavia negli ultimi decenni è stato fatto un considerevole sforzo di ricerca per comprendere i meccanismi cellulari e molecolari che controllano la mancata rigenerazione delle fibre nervose. Numerosi studi hanno dimostrato che la presenza di un ambiente ostile e di uno scarso potenziale rigenerativo intrinseco nella maggior parte dei neuroni del SNC sono responsabili della mancata rigenerazione e della conseguente mancanza di recupero funzionale nei mammiferi adulti. Un’ipotesi intrigante che aiuta a spiegare la mancata rigenerazione specialmente quando la lesione diventa cronica è che le estremità degli assoni tranciati sembrano formare una sorta di legame sinaptico con cellule precursori della glia nella zona della lesione il che li intrappola indefinitivamente.
Attraverso la diminuzione dell’interazione con substrati ricchi di CSPG (Chondroitin sulfate proteoglycans), una delle maggiori barriere estrinseche alla rigenerazione, l’amministrazione di un peptide membrana-permeabile (Intracellular Sigma Peptide: ISP) che si lega e disattiva “protein tyrosine phosphatase σ (PTPσ)” ha consentito un sostanziale recupero in ratti dopo una lesione contusiva severa del midollo. Studi in vitro hanno mostrato che ISP ha un effetto notevole anche sui neuroni sensoriali adulti col risultato di farli rigenerare attraverso una potente barriera inibitoria di CSPG. Tuttavia l’effetto di ISP sugli assoni sensoriali in vivo deve ancora essere testato. Pregabalin (PGB), un potente gabapentinoide comunemente usato nel trattamento del dolore neuropatico dopo una lesione midollare, si è rivelato efficace nel promuovere una robusta rigenerazione delle fibre sensoriali ascendenti in topi adulti dopo una lesione midollare boccando Alpha2delta2, un ricettore neuronale che è anche un componente critico dell’intrinseco “freno” molecolare della crescita assonale.
Questo studio ha valutato la potenziale forte sinergia terapeutica della combinazione di ISP con Pregabalin per massimizzare la riorganizzazione funzionale e strutturale in acuto, ma purtroppo non è emersa una sinergia rilevante tra il peptide ISP e il Pregabalin, facendo venir meno i presupposti per la prosecuzione del progetto. Per il 2020 eravamo in contatto con il prof. Jesus Vaquero Crespo dell’ospedale madrileno puerta de jerro che è morto di covid19 il 17 aprile lasciandoci spiazzati, pertanto sicuri della nostra collaborazione con la MRO onlus e del fatto che il covid19 ha bloccato anche il mondo della ricerca sarà nostra premura informarvi.
21/03/2017
ANCHE QUEST' ANNO CONTINUA LA COLLABORAZIONE CON LA MRO CHE ABBIAMO SOSTENUTO CON LE DONAZIONI DEL 5X1000 DELL'ANNO 2013 AMMONTANTI AD EURO 24.266,07 e SIAMO FELICI DI COMUNICARVI CHE
La Marina Romoli Onlus (MRO) ha da poco sponsorizzato un nuovo progetto di ricerca favorendo la collaborazione tra due università americane, la Case Western Reserve University (CWRU) e l’ Ohio State University (OSU). Il contributo erogato è stato di 50.000 dollari ( 25.000$ per CWRU e 25.000$ per OSU).
Il titolo del progetto supportato è: “Promuovere la riorganizzazione funzionale nel midollo spinale lesionato utilizzando una strategia combinata per massimizzare il recupero.”. La ricerca sarà supervisionata dal Prof. Jerry Silver, ricercatore principale per la CWRU e dal Dr. Andrea Tedeschi, ricercatore principale per l’OSU... Continua QUI
07/04/2015
RIIM dona € 35.103 alla ricerca grazie al 5x1000
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ANCHE QUEST' ANNO CONTINUA LA COLLABORAZIONE CON LA MRO CHE ABBIAMO SOSTENUTO CON LE DONAZIONI DEL 5X1000 DELL'ANNO 2013 AMMONTANTI AD EURO 24.266,07 e SIAMO FELICI DI COMUNICARVI CHE
La Marina Romoli Onlus (MRO) ha da poco sponsorizzato un nuovo progetto di ricerca favorendo la collaborazione tra due università americane, la Case Western Reserve University (CWRU) e l’ Ohio State University (OSU). Il contributo erogato è stato di 50.000 dollari ( 25.000$ per CWRU e 25.000$ per OSU).
Il titolo del progetto supportato è: “Promuovere la riorganizzazione funzionale nel midollo spinale lesionato utilizzando una strategia combinata per massimizzare il recupero.”. La ricerca sarà supervisionata dal Prof. Jerry Silver, ricercatore principale per la CWRU e dal Dr. Andrea Tedeschi, ricercatore principale per l’OSU... Continua QUI
07/04/2015
RIIM dona € 35.103 alla ricerca grazie al 5x1000

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L’associazione RIIM onlus ha destinato i fondi raccolti grazie al 5x1000 relativo agli anni 2012-2013 all’ass. Marina Romoli onlus (MRO) La MRO è stata fondata nel 2011 da Marina Romoli, una giovane ciclista professionista rimasta paraplegica dopo un brutto incidente stradale avvenuto mentre si allenava. Daniele Castellaneta referente della RIIM Onlus dichiara: “Anch’io ho fondato l’Ass. RIIM Onlus dopo essere rimasto vittima di un incidente motociclistico che mi ha reso tetraplegico. Da allora mi impegno per raccogliere fondi a sostegno della ricerca di una cura per la paralisi. Io e Marina abbiamo lo stesso obiettivo quindi mi è sembrato giusto unire le forze per sostenere un progetto di ricerca che pare essere davvero promettente, donando alla MRO i fondi raccolti da RIIM grazie alle donazioni del 5x1000” La MRO ha da poco infatti donato 70.000€ alla Nicholls Spinal Cord Injury Foundation (NSIF), fondazione Londinese che supporta la ricerca ... CONTINUA QUI
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